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A poco più di un mese dall’inizio del pontificato di Papa Leone XIV, i media vaticani pubblicano domani, 20 giugno 2025, “León de Perù”, un documentario che ripercorre i passi della missione di Robert Francis Prevost in terra peruviana. 

Il documentario è una produzione della Direzione editoriale del Dicastero per la Comunicazione ed è stato realizzato dai giornalisti Salvatore Cernuzio, Felipe Herrera-Espaliat e Jaime Vizcaíno Haro.

Missionario, parroco, professore, formatore, vescovo, amico. È un viaggio in Perù sulle orme di Robert Francis Prevost, oggi Papa Leone XIV, quello che i media vaticani presentano in León de Perú, documentario che ricostruisce gli anni trascorsi nel Paese latino-americano. 

L’opera si snoda tra Chulucanas, Trujillo, Lima, Callao, Chiclayo, toccando piccole e grandi città, villaggi, distretti, sobborghi, parrocchie, scuole, case religiose. In questi luoghi l’allora padre e poi monsignor Prevost ha celebrato, predicato, insegnato, formato religiosi, incontrato giovani, festeggiato compleanni, praticato una carità viva in mezzo a tragedie come le inondazioni di El Niño e la pandemia di coronavirus.

Un’opera pastorale e sociale di cui offrono uno scorcio le tante storie di persone che hanno collaborato con il futuro Pontefice e che da lui hanno ricevuto ascolto, sostegno, aiuto. 

Testimonianze di vescovi, come gli attuali pastori di Callao e Chulucanas, dei confratelli agostiniani o di parroci, come il giovane don Cristophe Ntaganzwa, nel poverissimo distretto di Pachacútec, colpito violentemente dal Covid-19. 

In questo territorio l’allora amministratore apostolico aiutò la gente senza lavoro e ridotta alla fame con l’invio di cibo e medicine. Un intervento tempestivo come quello che da vescovo di Chiclayo, monsignor Prevost prestò alla popolazione a cui le inondazioni avevano portato via tutto, gettandosi con coraggio – come racconta Rocío, tra le sopravvissute – nelle strade allagate.

E ancora, sempre a Chiclayo, la testimonianza di Janina Sesa, ex direttrice della Caritas, sulla campagna per garantire ossigeno a quanti erano in emergenza, o Berta, cuoca in uno dei comedores, le mense istituite a Trujillo da “el padre Roberto” per sfamare le famiglie delle periferie. 

Poi racconti più intimi: ad esempio, quello di Sylvia, salvata dalle suore dal mondo della prostituzione che con il suo coraggio ispirò Prevost ad istituire una Commissione anti-tratta umana, o quello di Hector e la figlia Mildred, della quale l’attuale Pontefice è padrino di Battesimo.

Ognuno di questi testimoni condivide come ha vissuto la sera dell’Habemus Papam l’8 maggio e invia al Papa un suo messaggio personale.

Alle ore 17.00 (ora di Roma), il documentario sarà pubblicato sul canale YouTube di Vatican News in tre lingue (spagnolo, italiano e inglese) e diffuso attraverso altri media internazionali. 

Guarda il trailer del documentario qui sotto.