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Nel video diffuso come di consueto dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa, compaiono immagini con famiglie da tutto il mondo nei loro luoghi di vita o in udienza dal Pontefice. Abbracci e porte chiuse, silenzi e ritrovamenti. Il Papa invita a pregare “perché le famiglie divise possano trovare nel perdono la guarigione delle loro ferite, riscoprendo anche nelle loro differenze la ricchezza reciproca”.

In una famiglia, ogni persona ha valore perché è diversa dalle altre, ogni persona è unica. Ma le differenze possono anche provocare conflitti e ferite dolorose. E la migliore medicina per curare il dolore di una famiglia ferita è il perdono.

Il perdono libera da tristezza e rancore

“Perdonare – spiega il Papa – significa dare un’altra possibilità”. Il Pontefice ricorda che Dio lo fa con noi continuamente.

La pazienza di Dio è infinita: ci perdona, ci rialza, ci permette di ricominciare. Il perdono rinnova sempre la famiglia, permette di guardare avanti con speranza. Anche quando non è possibile il “lieto fine” che vorremmo, la grazia di Dio ci dà la forza di perdonare e porta pace, perché libera dalla tristezza e, soprattutto, dal rancore.

Fones: aprirsi all’accompagnamento 

Il gesuita Cristóbal Fones, direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, che cura i videomessaggi del Pontefice con le intenzioni tematiche mensili, commenta le parole di Francesco insistendo proprio sulla necessità che le famiglie accettino le differenze dentro il nucleo, le valorizzino, si aprano al perdono reciproco e all’accompagnamento nel caso di crisi. Viene inoltre ricordata l’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia, in cui si sottolinea che le crisi matrimoniali si superano “in maniera soddisfacente” sapendo ricorrere alla grazia della riconciliazione: “Saper perdonare e sentirsi perdonati è un’esperienza fondamentale nella vita familiare”. Superando una crisi si impara “ad essere felici in modo nuovo, a partire dalle possibilità aperte da una nuova tappa”.